
Ciao ragazzi! Oggi vi racconto in breve la mia storia, che potrete approfondire leggendo il mio libro “Tra cielo, terra e amore”, disponibile su Amazon in formato kindle o cartaceo a questo link.
Sarà capitato a molti di voi di pensare: “Voglio mollare tutto! Adesso sparisco e non dico niente a nessuno.” Ecco, a me questa cosa capita tipo un giorno su due. E più viaggi, più senti di non poterne più fare a meno. Viaggiare non solo mi ha resa felice, mi ha ridato una ragione per vivere. In un momento in cui non vedevo più luce, partire ha fatto tornare in me una vitalità e una curiosità verso il mondo che nemmeno credevo di avere.
Quando feci quel fatidico primo passo non sapevo cosa aspettarmi: partire è sempre una grande incognita. “Sai cosa lasci ma non cosa trovi!” Il monito di chi ha sempre avuto paura.
Una nave è più sicura nel porto, ma non è quello per cui sono fatte le navi! Bisogna sapersi ascoltare e, ancora meglio, volersi rendere felici. Nessuno qui vuole dirvi che sarà facile. Nessuno si permetterà di affermare che non soffrirete. Ma la sofferenza va accettata, ci fa crescere e ci rende forti. Soffriremmo di più se non ascoltassimo i nostri desideri! Partire è una sfida; affrontare e superare le sfide ci dona sicurezza: questo ci rende felici.
Vogliamo parlare poi del bagaglio culturale che andremo ad acquisire? Dall’apertura mentale che ne deriva? Della bellezza di parlare un’altra lingua? Insomma, ci sono solo cose positive a mio parere. Poi capisco perfettamente che a volte non è proprio possibile: situazioni che ci tengono legati e apparentemente senza via d’uscita. Penso a chi deve prendersi cura di un caro parente o di chi ha una malattia o una condizione fisica che non lo permetterebbe. Ma i soldi no, quelli non devono essere un deterrente, anzi. Ci sono lavori con vitto e alloggio in ogni paese! La parola chiave qui è adattamento. E un pizzico di spirito di sacrificio. Ma siate certi, ne varrà sempre la pena!
Che vita è una vita sul divano? Smetti di trovare scuse e di perdere altro tempo: se vuoi veramente partire, fallo!
Tornando a me: sono partita per la splendida New York City (vedi gallery) a 19 anni, prendendo un visto studente in ambasciata. Ho trovato lavoro in un ristorante italiano e frequentavo una scuola superiore in lingua inglese. Cambiai casa tre volte: a Williamsburg, ad Harlem e infine in centro a Brooklyn. Mi sembrava di vivere un sogno. Poi guadagnavo moltissimo: sono riuscita persino ad andare in vacanza a Miami e alle Hawaii (Vedi gallery)!
Dopo tre anni ripartii per la Nuova Zelanda con il Working Holiday Visa (leggi l’articolo), dove inizialmente mi guadagnavo da vivere in una fattoria nei pressi di Rotorua, mungendo mucche e guidando la moto da cross come una matta su e giù per le colline. Un’esperienza davvero indimenticabile ma estenuante: dopo qualche mese decisi infatti di tornare in città e presi un aereo per Wellington, la capitale. Lì ho avuto la possibilità di lavorare in ostello, per non pagare l’affitto, mentre la sera sgambettavo in un ristorante.
Dopo quattro anni tornai in Italia. Feci una stagione estiva lavorando a Rimini, poi decisi di ripartire: Copenaghen. iniziai presto a lavorare come cameriera; la stanza fu più difficile da trovare, dovetti fare i salti mortali per riuscire ad ottenere i documenti necessari a stipulare un contratto. Ma alla fine ci riuscii: nulla è impossibile, le cose basta volerle sul serio!
Poi andai a Londra. Una città stupenda dove non puoi annoiarti mai. Lavoravo per una famosa catena di pizzerie e anche qui cambiai casa tre volte: in una di queste vivevamo in quindici! Passai un altro annetto, poi, ovviamente, ripartii.
Dopo la vacanza più bella della mia vita, a Nosy Be, in Madagascar (vai alla gallery), finii in Australia, la terra dei canguri! Sydney fu la mia scelta, anche se con il senno di poi avrei scelto Melbourne. Posti incantevoli, paga buona… Ma ragazzi, che caldo!
Poi ci sono state altre tappe più brevi: in Spagna, a Valencia; a Nizza, in Francia; e in Sicilia, dove ho aperto un risto-pub e ho vissuto per tre anni (so che non è estero, ma per una di Bergamo come me lo era eccome!)
Nel corso dei miei viaggi ho avuto la fortuna di incontrare tantissime persone meravigliose. Molte non le rivedrò mai, ma sono felice di aver potuto condividere un pezzo del mio cammino con loro! E ognuno mi ha lasciato qualcosa.
Ci sono tanti modi per viaggiare. questo è stato il mio. Ora sto cercando di realizzare il mio sogno: continuare a girare il mondo facendo quello che mi piace: scrivere.
Auguro a me stessa di poterlo realizzare quanto a voi di realizzare il vostro!
Alessia Ongini
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